L’Irpinia è terra di monti, colline e valli, viaggiando attraverso di essa si è immersi in un’esperienza multisensoriale in cui bisogna guardare, toccare, gustare e vivere le tante emozioni di una terra che svela lentamente la sua speciale anima.
Acque e monti, terra e cielo, luoghi dello spirito, salite, panorami, scorci, ma soprattutto un caloroso invito alla sosta proposto dalla conosciuta accoglienza che parla irpino. Una terra dal tratto distintivo agricolo, sviluppa una forte tradizione artigianale, le abilità manuali, tramite l’uso di strumenti tradizionali, consentono la realizzazione di quelli che possono chiamarsi veri e propri capolavori.
Un’antica tradizione nella produzione di prodotti tipici, molti dei quali prodotti a livello artigianale, da aziende di piccole dimensioni o a conduzione familiare fanno parlare di artigianato agroalimentare.
Colline soleggiate, grosse escursioni termiche, venti temperati e suoli particolari, fanno dell’Irpinia una terra a forte inclinazione vitivinicola. I vini Irpini vantano gli unici tre D.O.C.G. della Campania. Il Taurasi è il primo vino nel Meridione ad aver ricevuto il prestigioso riconoscimento. Un gioiello dorato e profumato delle terre irpine è il Greco di Tufo, mentre con la Vite Apiana, così detta dalle api attratte dalla dolcezza di quest’uva, si produce il Fiano. Coda di Volpe, Aglianico Campi Taurasini e Irpinia, infine, sono ottimi vini con marchio D.O.C.
Derivanti dal latte di specie animali autoctone, il Caciocavallo Podolico, il Pecorino di Laticauda e il Pecorino Bagnolese, sono tre rinomati formaggi irpini. Il Pecorino di Carmasciano è un prodotto esclusivo, unico e raro, che prende il nome dal luogo di produzione nella Valle d’Ansanto, mentre il Caciocavallo Irpino di grotta è caratterizzato da una particolare stagionatura in grotte ipogee e di tufo.
Da sempre l’Irpinia si è distinta per l’abilità e la cura della produzione sia di carni bovine che di carni suine, abilità che ha fatto sì che, nel tempo, si creasse una tradizione di macelleria di spessore e qualità elevatissima. L’Irpinia e la Campania sono fortemente legate alla cultura dell’allevamento del maiale. Una passione che nasce nell’ambito familiare e con il segreto della tanta passione e lavoro fa nascere prodotti dalla qualità e gusto sorprendenti. I salumi tipici, prodotti con la parte interna del maiale, sono il Fiocco di prosciutto, la Pancetta tesa e il Capicollo. Gli insaccati più caratteristici sono la Soppressata irpina, la Soppressata con aromi e spezie e il Salame Napoli.
Attualmente uno dei prodotti irpini più famosi è la castagna. Diffusa sull’intero territorio, in modo specifico nel Terminio, nel Partenio e a Serino, raggiunge la sua eccellenza a Montella con il prestigioso marchio IGP.
In Campania sono presenti numerose specie di tartufi, tra i quali il più diffuso e famoso è il Tuber mesentericum Vitt., detto anche Tartufo nero ordinario o “Tartufo di Bagnoli Irpino”, dal nome del comune irpino ove da secoli si è andata a sviluppare una vera e propria cultura intorno a tale risorsa. Il tartufo in Campania trova infatti il suo habitat naturale più favorevole nell’area montana del Termino Cervialto, dei Picentini, fra le province di Avellino e Salerno, ma anche sui monti che circondano il Vallo di Diano, sul Partenio, sul Faito.
Le sette Madonne e Mamma Schiavona, la Candelora e la Juta a Montevergine, il volo degli Angeli a Prata Principato Ultra, il pane miracoloso e le bambine d’oro “spunzatrici” di Castelvetere, la sfilata delle congreghe di Montella, i Battenti di Mugnano del Cardinale, il culto di Santa Filomena ed I Battenti di San Pellegrino ad Altavilla Irpina, l’Opera di San Michele a Tufo, le maggiaiole di Sant’Andrea di Conza, il Coro delle Verginelle a Bagnoli Irpino, i Cavalieri di Sant’Anna a San Mango sul Calore, la festa del Mayo sparato a Baiano, il Carnevale di Montemarano, sono solo alcune delle sontuose e suggestive processioni, danze rituali la cui origine si perde in passaggi di fede e cultura, ma che mantengono nei secoli la propria identità nella cultura religiosa e nell’arte. Un patrimonio rituale che conserva i segni del passato della forte ed affascinante storia culturale, artistica, architettonica di una terra dove la solidità contadina incontra la leggerezza della magia.